Il passo scelto è tratto dal romanzo “Cose che nessuno sa” di Alessandro D’Avenia (Palermo 1977) che è racconta la storia di una ragazza, Margherita, costretta ad affrontare quelli che per un’ adolescente sono i problemi della vita. Durante questo periodo si sente perennemente intrappolata nelle sue emozioni, nei suoi pensieri e nella sua età: QUATTORDICIANNI.
Questa è la stessa sensazione che tutti gli adolescenti provano quando prendono un momento per sé stessi e si rifugiano nei loro pensieri. Si mettono sul letto e fissano il vuoto rendendosi conto che la vita che stanno vivendo non è quella che vogliono davvero e cercano un modo per migliorarla, ma rimangono sempre allo stesso punto. Si soffermano a pensare a tutte le cose che potrebbero fare, ma che mai faranno, perché non hanno il coraggio o per semplice insicurezza. Forse è proprio per la verità che trasuda dalle parole di Margherita che questo breve passo può toccare il cuore di chiunque abbia provato le stesse emozioni, come me. Ed è questo, secondo me, che la letteratura dovrebbe fare: utilizzare le parole per descrivere sensazioni a cui non sappiamo dare un nome e farci sentire un po’ meno soli.