“Io e lei giocavamo sempre a dama.
Giocavate sempre a cosa?
A dama.
A dama, Cristo!
Eh, sì. E lei le sue dame non le muoveva mai. Quando faceva una dama, non la muoveva, la lasciava nella fila dietro. Se le teneva tutte schierate in ultima fila. Mai una volta che le usasse. Le piaceva vedersele lì tutte in fila.”
Tra il caldo mortale e le finestre appannate del bagno della Pencey incontriamo uno Stradlater impegnato a farsi la barba canticchiando malamente una canzone del tempo e un Holden, forse un po’ irritato, forse un po’ annoiato, costretto a cedere alla richiesta dell’amico di preparare per lui un compito di inglese. Poi, una scintilla. La nuova fiamma di Stradlater sembra essere proprio quella Jane che Holden ricorda tanto teneramente: il golf, l’estate, l’ambiguo comportamento del compagno della madre, le dame; quelle dame schierate sempre in ultima fila e mai utilizzate; un ricordo tanto vivo e sentito che permette a Holden di concedersi forse un poco di nostalgia e sensibilità. Incombono però l’appuntamento di Stradlater, il tema di inglese, l’arrivo di Ackley…
Giulia Gelain e Micol Bassi donano la voce a Holden e Stradlater