
I sommersi e i salvati: una guida alla lettura a cura di Micol Bassi
Introduzione
Micol Bassi e Domitilla Leali donano la voce alle parole di Primo Levi con cui lo scrittore introduce la sua ultima opera dedicata alla Shoah, pubblicata nel 1986.
Capitolo primo: La memoria dell’offesa
Laura Casartelli dona la voce alle parole di Primo Levi; il primo capitolo si concentra sulla riflessione in merito alle virtù e alle mancanze della memoria, in particolare di quella della deportazione e dello sterminio nazista.
Capitolo secondo: La zona grigia
Dona la voce a questo capitolo Matilde Roda; in questa parte del suo saggio Primo Levi elabora il concetto di zona grigia per spiegare le complesse relazioni all’interno di quell’universo a sé stante che è l’universo concentrazionario.
Capitolo terzo: La vergogna
In questo capitolo l’autore si concentra sul problema morale della minoranza che si è salvata dai campi di sterminio, descrivendo il loro tormento e il senso di colpa derivanti dalla loro condizione.
Capitolo quarto: Comunicare
Dona la Voce a questo capitolo Matteo Verga. In questo capitolo l’autore analizza con occhio critico, da linguista e da filologo contemporaneamente, il problema dell’incomunicabilità nei campi di sterminio e lo sviluppo in essi del Lagerjargon (semplificazione e rielaborazione del tedesco), mettendo in evidenza le caratteristiche comuni alla comunicazione nei gulag sovietici.
Capitolo quinto: Violenza inutile
Lara Liberti legge il capitolo quinto dal saggio di Primo Levi, dedicato alle dinamiche di violenza che dominano nell’universo concentrazionario. Un tema che Levi tratta anche in forma di racconto, come nella novella Forza maggiore, contenuto nella raccolta postuma L’ultimo Natale di guerra, ma che qui viene trattato con estrema lucidità argomentativa.
Capitolo sesto: L’intellettuale ad Auschwitz
Dona la Voce a questo capitolo Eleonora Russo. Nel capitolo Levi si sofferma ad analizzare il modo in cui l’essere intellettuali abbia modificato la percezione e l’elaborazione del vissuto dentro l’universo concentrazionario.
Capitolo settimo: Stereotipi
Marta Menafra dona la voce al settimo capitolo del saggio sull’esperienza concentrazionaria di Auschwitz, narrata da Primo Levi come se si trattasse di un esperimento mentale, simile a quelli proposti da Galileo o da Einstein, secondo la definizione che ne dà Massimo Bucciantini.
Capitolo ottavo: Lettere di tedeschi
Sofia Menafra legge le pagine dedicate da Levi alla sua corrispondenza epistolare con interlocutori tedeschi, avvenuta soprattutto in seguito alla pubblicazione nella Germania Federale della traduzione in tedesco di Se questo è un uomo.
Conclusione
Martina Cotrino conclude la lettura e il commento de “I sommersi e i salvati”