La disperazione e l’equilibrio

La meretrice che mai da l’ospizio di Cesare non torse li occhi putti, morte comune e de le corti vizio,                                    infiammò contra me li animi tutti; e li ’nfiammati infiammar sì Augusto, che ’ lieti onor tornaro in tristi lutti.                                  L’animo mio, per disdegnoso gusto, credendo col morir fuggir disdegno, ingiustoContinua a leggere “La disperazione e l’equilibrio”